Una Tonellata e Mezza di Rifiuti Recuperati dalla Baia di Santa Teresa: Un Successo per la Water Defenders Alliance

Un’importante operazione di pulizia straordinaria ha portato al recupero di una tonnellata e mezza di rifiuti dai fondali marini della Baia di Santa Teresa nel Golfo della Spezia. L’iniziativa, promossa da Fineco e LifeGate nell’ambito della Water Defenders Alliance, ha visto la collaborazione di Smart Bay Santa Teresa, ENEA, altri enti di ricerca, Verdeacqua, il Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare e il Comune di Lerici.

Durante l’operazione sono stati rimossi vari tipi di rifiuti, tra cui detriti ingombranti portati dalle mareggiate del 2018 e 2019. Tra i rifiuti recuperati, i resti di un pontile semovente, una grande boa rigida e numerosi copertoni di camion utilizzati come parabordo. La posizione strategica della baia ha favorito l’accumulo di questi detriti, rendendo l’operazione complessa e necessaria. La Baia di Santa Teresa ospita la prima Smart Bay d’Italia, un modello di innovazione che unisce ricerca, tecnologia, turismo sostenibile e molluschicoltura. Grazie alla collaborazione tra ENEA, CNR, INGV, Comune di Lerici, Scuola di Mare Santa Teresa e Cooperativa Mitilicoltori Associati, la Smart Bay si è affermata come laboratorio per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e preservare la biodiversità marina.

La Smart Bay Santa Teresa è un partner chiave della Water Defenders Alliance, un progetto di LifeGate volto a proteggere le acque italiane dall’inquinamento da plastiche, idrocarburi e dalla fragilità degli habitat naturali. L’alleanza coinvolge aziende, cittadini, porti, aree marine protette, istituzioni, università, associazioni ed enti di ricerca. Fineco, tra i principali sostenitori del progetto dal 2021, ha adottato soluzioni tecnologiche avanzate per catturare rifiuti galleggianti in porti e aree marine italiane, investendo nella salute del patrimonio idrico nazionale. Per Smart Bay Santa Teresa, la rimozione di rifiuti di grandi dimensioni ha un valore ambientale e scientifico. Oltre a migliorare la qualità dell’ambiente marino, l’operazione riduce il rischio di danni ai sofisticati sensori subacquei utilizzati per la ricerca. L’iniziativa ha anche un impatto educativo per studenti e visitatori della baia.

Le attività subacquee sono state gestite dal GOS di COMSUBIN della Marina Militare, che ha messo in sicurezza i materiali per poi affidarli a SEPOR per il recupero e il corretto conferimento in discarica seguito da GCE. L’intera operazione è stata documentata dagli operatori subacquei di Verdeacqua, collaboratori di LifeGate. Paolo Di Grazia, Vicedirettore Generale e Responsabile Global Business di Fineco, ha dichiarato: “Siamo convinti che il contributo di ognuno sia fondamentale per risolvere problematiche complesse come la tutela del territorio, supportati da operatori specializzati.” Enea Roveda, CEO di LifeGate, ha sottolineato l’importanza delle alleanze tra membri della società civile per apportare cambiamenti positivi a difesa dei mari. Chiara Lombardi di ENEA ha enfatizzato il valore della baia come gioiello naturale del Golfo della Spezia e l’importanza della pulizia per avviare nuovi progetti di monitoraggio e ripristino degli ecosistemi marini.

Emilio Mancuso di Verdeacqua ha espresso soddisfazione per il coinvolgimento di professionisti nel progetto Smart Bay, mentre Giampaolo Consoli della Marina Militare ha ribadito l’impegno per la tutela dell’ambiente marino. Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici, ha evidenziato l’importanza di Smart Bay per la comunità e Paolo Varrella della Cooperativa Mitilicoltori Associati ha lodato le iniziative per ridurre l’impronta ecologica nel Golfo. La collaborazione tra tutti questi attori rappresenta un modello di successo per la salvaguardia dell’ambiente marino e la promozione della sostenibilità.